Francesco Conz è stato sicuramente un visionario. Ma un visionario molto concreto.
I suoi progetti, apparentemente utopici, esagerati, inattuabili si sono in realtà quasi tutti realizzati. E questa loro realizzazione ha qualcosa dell’inaudito, dell’impossibile e, perché no, del fantastico.
Ho scritto più vole su Francesco Conz e le sue edizioni (1) ma credo sia importante in questa sede ricordare alcuni punti salienti delle analisi già proposte.
Le edizioni possiedono tre caratteristiche strategiche fondamentali:
– hanno bassi costi di produzione
– sono facili da distribuire (anche per posta)
– sono accessibili al grande pubblico grazie ai loro prezzi economici.
Queste caratteristiche le hanno rese, nei secoli, l’oggetto più adatto alla diffusione di un determinato sistema politico sociale (ad es. tramite le riproduzioni seriali di cammei o piccole fusioni in bronzo di divinità o sovrani) o, successivamente, del lavoro di alcuni artisti.
Per questi stessi motivi le edizioni hanno giocato un ruolo centrale nella strategia di diffusione della poetica Fluxus. Soprattutto da un punto di vista politico, come presa di posizione contro il mercato elitario dell’arte in favore di una democratizzazione dell’arte stessa rendendola accessibile ad un pubblico con limitate disponibilità economiche.
Ma le edizioni di Francesco Conz sono qualcosa di diverso.
In primo luogo sono grandi. Non solo in termini di dimensioni ma soprattutto in termini di aspirazioni. Le Edizioni Conz vogliono essere importanti, vogliono essere memorabili, aspirano al mito ed eleggono il museo come loro luogo di destinazione.
Allo stesso tempo, la loro “grandezza” le proietta verso una diversa dimensione, una nuova prospettiva. Conz trasforma le edizioni, concepite per una fruizione privata, casalinga, intima, in un oggetto destinato ad una fruizione pubblica e per certi versi spettacolare.
Un’altra fondamentale caratteristica delle edizioni Conz, ma che è condivisa da altre iniziative editoriali italiane dell’epoca, è l’inestricabile intreccio dei rapporti di amicizia e collaborazione instaurati tra gli artisti e l’editore. Vale a dire che i ruoli di artista e sostenitore, produttore e ideatore si alternavano e si scambiavano, diventando assolutamente “fluidi”, finendo per confondersi al punto che non è più chiaro se l’idea originaria sia da attribuire all’artista o all’editore.
Questo coinvolgimento attivo, in cui i concetti di incontro e collaborazione sono centrali, è sicuramente la chiave per comprendere appieno l’importanza di questa straordinaria storia editoriale. I rapporti tra Luigi Bonotto, Rosanna Chiessi, Paolo Della Grazia, Gino Di Maggio, Caterina Gualco, Beppe Morra e molti altri hanno permesso lo sviluppo di una serie di iniziative che hanno fortemente caratterizzato la vita culturale italiana dell’epoca con l’organizzazione di mostre, festival, concerti e la realizzazione di importanti edizioni.
L’amicizia con l’industriale tessile Luigi Bonotto, ad esempio, ha permesso a Conz lo sviluppo delle serigrafie su tela di grande formato. Mentre, allo stesso tempo, Bonotto ha potuto acquisire importanti opere per la propria collezione Fluxus e di Poesia Concreta, Sonora e Visiva.
La relazione tra Conz e Della Grazia ha permesso l’organizzazione della mostra personale di Dick Higgins all’Archivio Nuova Scrittura del 1995. Anno in cui, mentre era ospite di Bonotto, realizzò la famosa “Intermedia chart”, uno dei lavori concettuali più iconici della produzione dell’artista americano, tradotta poi in Italiano da Henry Martin per un’edizione purtroppo mai realizzata.
Nel 1991, invece, Decio Pignatari, Augusto e Haroldo De Campos, fondatori del gruppo concretista brasiliano Noigandres, furono prima protagonisti di una mostra all’Archivio Nuova Scrittura (per l’occasione Della Grazia realizzò anche una bellissima edizione di grafiche) e successivamente furono ospiti di Conz a Brunnenburg per un workshop nell’ambito del progetto “La Livre. An homage to Ezra Pound”.
“La Livre” è sicuramente il progetto più eclatante per comprendere l’orizzonte mitopoietico, sostenuto dall’eccesso, delle edizioni Conz.
Pensato inizialmente, nel 1986, come un libro d’artista collettivo in omaggio al poeta americano, nel corso della lavorazione si è dilatato a dismisura arrivando a contare, al momento della morte di Francesco Conz, nel 2010, oltre seimila originali, tutti rigorosamente su cartoncino dello stesso formato, che avrebbero dovuto costituire una serie di 15 libri in 15 copie ciascuno. A completare ogni scatola-libro contenente i lavori originali ci sarebbe dovuto essere un catalogo di introduzione e spiegazione del progetto complessivo e un DVD con 22 interviste per un totale di oltre 6 ore di riprese. Una vera e propria antologia enciclopedica della poesia sperimentale internazionale. Il progetto è giunto a termine solo nel 2023, editato dall’Archivio Conz di Berlino, in formato ridotto che consta di 11 portfolio, in un’edizione di 10 copie ciascuno per un totale di 317 originali a copia.
Francesco Conz vi ha lavorato per circa venticinque anni, con perseveranza e caparbietà, riuscendo a coinvolgere molti artisti, anche apparentemente molto lontani dalle posizioni di Pound, come Lawrence Ferlinghetti e Jack Hirschman. C’è da credere che, probabilmente, fosse ancora vivo, il progetto sarebbe tuttora in fase di sviluppo.
Note:
1) Mi permetto di segnalare: Le Edizioni Conz. Piccola introduzione storica e focus sulle edizioni Fluxus – in “Fluxus Jubileum. L’ultima avanguardia del Novecento nelle collezioni venete”, Antiga Edizioni, Treviso, 2012; Per una cronologia parziale dei primi dieci anni dell’Archivio Conz, in “Fluxus in Italia”, Edizioni Il Canneto, Genova, 2012; La ricerca verbo-visuale nelle edizioni Francesco Conz, in “Verbovisioni” (a cura di Riccardo Caldura), Ed. Mimesis, Milano, 2017; Fluxus. Arte per tutti. Edizioni italiane dalla Collezione Luigi Bonotto (a cura di Patrizio Peterlini e Martina Corgnati), Ed. Danilo Montanari, Ravenna, 2023; F. Conz Editions: Trajectories of a unique publishing experience, in “Edizioni F. Conz. Editions by Francesco Conz 1972-2009. A Catalogue Raisonné”, a cura di H. Von Amelunxen, M. Maceli con il supporto di P. Peterlini, Hate Cantz, Berlin, 2023
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Pubblicato in: ” You and the Night and the Music. Edizioni Francesco Conz dalla Collezione Museion”, Museion, Bolzano, 2025